Il rebus delle elezioni europee
"E tu, per chi voterai?" è la domanda che mi son sentito rigolgere di più, in questi ultimi giorni... E, dato che non si riferisce certo alle elezioni comunali di Castegnero, dove c’è una sola lista (ed un solo candidato a Sindaco), direi che i miei interlocutori intendevano le elezioni europee.
Beh, buona domanda: alzi la mano chi, questa volta, si è fatto un’idea chiara di cosa le varie liste propongono sulle tematiche europee. Anzi, si è fatto un’idea chiara delle liste che si propongono... Perché qui, a furia di parlare di 80 euri in busta paga e servizi sociali, corruzione all’Expo e malaffare ovunque, PAGA e TASI e PORTAACASA (le nuove tasse che invitano a pagare senza fiatare), si è davvero faticato a sentire qualcuno parlare di proposte concrete per l’Europa. Quindi, per non arrivare impreparato domenica, e scegliere la lista e i candidati facendo la conta dell’ambarabà-ciccì-coccò, ho deciso di dare uno sguardo in internet, questa mattina...
Prima di tutto, le regole: si voterà solo domenica, dalle 7 alle 23, e si potranno esprimere fino a 3 preferenze, purché almeno due siano di sesso opposto (razzismo di genere mascherato da buoni propositi, si chiama).
Poi, le liste: qui nel nord-est ci sono 12 liste, per 159 candidati; ed i posti a Bruxelles sono 14... Vediamole tutte, applicando il Principio di Esclusione di Pauli per fare una prima sfrondatura:
- NUOVO CENTRODESTRA PPE-UDC: non esclusa, vediamo i candidati ed il programma;
- FORZA ITALIA BERLUSCONI: esclusa perché, a prescindere da tutte le valutazioni di merito, lungi da me chi si tiene come presidente un pregiudicato;
- FRATELLI D’ITALIA ALLEANZA NAZIONALE: esclusa perché, per quanto molto più pronta degli altri partiti a parlare di Europa, predica l’uscita dalla zona Euro come panacea per tutti i mali;
- MOVIMENTO CINQUE STELLE BEPPEGRILLO: esclusa, perché predica il referendum contro l’Euro, e ha dimostrato di non essere intenzionata a scendere a compromessi (che invece fanno parte della politica); in più, si fa guidare da un pregiudicato;
- LEGA NORD BASTA EURO: esclusa, perché predica l’uscita dalla zona Euro oltre ad aver dimostrato più volte tendenze xenofobe;
- SÜDTIROLER VOLKSPARTEI: esclusa, perché non parlo tedesco e non mi interessa parlarlo;
- L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS: non esclusa, vediamo i candidati ed il programma;
- PARTITO DEMOCRATICO PSE: non esclusa, vediamo i candidati ed il programma;
- ITALIA DEI VALORI: esclusa, perché ha sempre dimostrato pochezza politica;
- IO CAMBIO-MAIE: esclusa, perché formata da ex-leghisti pentiti (vedi sopra), e perché ha messo in lista Vannoni, l’inventore della bufala Stamina;
- SCELTA EUROPEA con GUY VERHOFSTADT: non esclusa, vediamo i candidati ed il programma;
- GREEN ITALIA VERDI EUROPEI: non esclusa, vediamo i candidati ed il programma.
Fatta la prima cernita, mi sono apprestato a cercare i programmi. Non doveva essere difficile, pensavo, ed invece non appaiono così chiari o disponibili, almeno per alcune delle liste. Dopo un po’ di frugare in rete, e condensando al massimo, questo è il risultato:
- NUOVO CENTRODESTRA PPE-UDC: lotta all’immigrazione clandestina, stop agli sprechi e l’Italia al centro dell’Europa;
- L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS: Welfare state, riforme radicali e solidarietà; lotta senza quartiere alla grande criminalità organizzata, al traffico di armi, preziosi, stupefacenti; politiche fortemente ambientaliste; combattere la concezione dell’Europa come una fortezza;
- PARTITO DEMOCRATICO PSE: riforma della Banca centrale europea; salario minimo garantito nazionale; investimenti per trasporti rispettosi dell’ambiente, efficienza energetica, energie rinnovabili e collegamenti in rete; rendere il sistema Schengen davvero europeo e trasparente, attraverso una vera gestione comune delle frontiere esterne; uguaglianza di genere e parità di salario;
- SCELTA EUROPEA con GUY VERHOFSTADT: un’Europa federale e liberale più forte; migliore gestione comune delle frontiere esterne; protezione e valorizzazione delle risorse ambientali; costituzione di uno spazio continentale di libertà fondamentali e di diritti civili;
- GREEN ITALIA VERDI EUROPEI: accordo per lo sviluppo sostenibile delle risorse naturali, sulla salvaguardia degli equilibri climatici ed ecosistemici, sulla "green economy" e sull’equità sociale; e un cammino verso una maggiore integrazione tra gli Stati Membri dell’Unione Europea e verso una politica continentale che tenga conto dell’ambiente.
Dato il mio interesse per le tematiche ambientali, scarto anche la prima lista (i sodali di Alfano) perché non ne fanno assolutamente menzione nel loro sia pur corto programma. Restano le altre 4, che hanno programmi che in certi punti convergono ed in altri no, ma spesso rimangono carenti: per esempio, il fatto di abolire l’agenzia che si occupa (male) della protezione dei confini europei, propugnato da Tsipras, non è necessariamente un errore, ma bisogna pur proporre qualcosa di alternativo (lo stesso dicasi per quelli che intendono conservarla: come si intende migliorarla / renderla effettiva?); e, così, per tutte le altre proposte. Del resto, i partiti politici ci hanno abituato a offrire fumose panacee per tutti i mali, per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, e non scontentare nessuno (o accontentare un po’ tutti); ci vorrebbe, invece, qualcuno che abbia il coraggio delle proprie azioni, e porti avanti quello che ha "venduto" in campagna elettorale (da questo punto di vista, quelli del M5S potrebbero essere visti come più coerenti di altri; non hanno però superato il primo turno delle mie eliminatorie, per altri motivi che sopra ho citato).
Centro, centro-sinistra, sinistra e verdi: queste le 4 opzioni che mi sono rimaste (il non-voto non è un’opzione che io considero, normalmente). Guardando le candidature (non sto qui a tediarvi ulteriormente con le singole schede personaggio), in questo caso, direi che la lista di nomi che più mi convincono è quella dei Verdi, con Marco Boato in testa (sorvolo su
Syusy Blady, brava donna di spettacolo ma sono davvero stufo di questi personaggi famosi messi in lista per fare colpo); fino all’ultimo, però, e magari con l’aiuto di vostri commenti e ragionamenti, potrei cambiare idea...
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Commenti
Avendo escluso la prima opzione che ovviamente non mi sento di raccomandare a nessuno, ritengo che l'espressione "voto di protesta" prescinda dai programmi delle singole liste, ma sia un orientamento che porti a dare il voto a quelle liste che in qualche modo possano rappresentare una alternativa a i classici partiti; chiaro che si va verso una incognita, ma i segnali, se devono essere dati, devono anche subire eventuali ripercussioni negative ed è su questo punto che ci giochiamo......vedremo come finirà.
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inserita il 23/05/2014
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