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Cremazione, alcuni dubbi risolti...

Tra le varie opzioni disponibili in caso di morte c’è quella, sempre più diffusa, della cremazione. Diffusa per vari motivi, non ultimo il sovraffollamento esistente in molti cimiteri.

Se le imprese funebri si sono da tempo organizzate, non è così per molte amministrazioni pubbliche, che tardano a recepire le normative nazionali e regionali che regolamentano la conservazione delle ceneri dei defunti (in pratica, è possibile tenere a casa l’urna contenenti le ceneri, e dovrebbe essere a breve possibile pure la dispersione delle stesse in natura).

Ecco quindi che un po’ di luce sull’argomento non fa certo male; grazie alla cortesia del dott. Fabio Fuolega, Segretario della Federazione Italiana per la Cremazione...

Come scegliere la cremazione: vi sono tre possibilità: a) un testamento registrato dal notaio; b) un testamento olografo (cioè scritto di proprio pugno) datato e firmato; c) l’iscrizione ad una Società per la Cremazione (So.Crem).

Procedure da seguire nel momento della morte: a seguito della morte di una persona va effettuata la dichiarazione di morte (entro 24 ore) all’Ufficiale di Stato civile del Comune di decesso. La dichiarazione di morte può essere resa da un congiunto, da un incaricato, da una persona informata del decesso (ad esempio se la morte è avvenuta per strada e non vi sono parenti o conoscenti) o ancora, se il decesso è avvenuto in ospedale, dal direttore sanitario o da un suo delegato (nel qual caso si chiama avviso di morte). La morte viene certificata dal medico necroscopo, il quale ne attesta le cause compilando un’apposita scheda ISTAT. Quindi, alla dichiarazione di morte vanno allegati tali documenti. Da rilevare che, in caso di morte sospetta viene ovviamente attivata l’Autorità Giudiziaria per i conseguenti accertamenti del caso.

A chi bisogna rivolgersi dopo la morte: gli iscritti alle Società per la Cremazione di solito informano i parenti o degli amici, fornendo loro i recapiti della So.Crem di riferimento. La Federazione Italiana per la Cremazione ha allo studio la possibilità di istituire un’anagrafe nazionale. Attualmente la cosa più semplice da fare, in maniera simile a quanto avviene per altre associazioni come l’AIDO, è tenere sempre con sé un biglietto con scritto ad esempio: "sono iscritto alla So.Crem di .........., in caso di decesso, per favore, informare l’associazione al numero ....".

Dove si effettua la cremazione: in uno dei 46 impianti esistenti nel nostro Paese. Per le località prive di impianti si sceglie quello più vicino territorialmente. Per il Sud Italia c’è un serio problema di impianti, la maggior parte sono nel nord Italia.  Nel Veneto a Verona, Venezia, Vicenza, Padova e Treviso. Esiste un impianto anche a Spinea, ma è gestito, caso raro nel nostro Paese, da privati.

Feretri utilizzati per la cremazione: ai sensi dell’articolo 80 del Decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n. 285, la cremazione deve essere eseguita da personale appositamente autorizzato dall’autorità comunale, ponendo nel crematorio l’intero feretro. Le ceneri derivanti dalla cremazione di ciascun cadavere devono essere raccolte in apposita urna cineraria portante all’esterno il nome, cognome, data di nascita e di morte del defunto. La disposizione citata comporta una serie di problemi relativi al legno utilizzato nella costruzione del feretro, alle imbottiture e alle vernici usate per ricoprirlo. Oggi è possibile utilizzare cofani in cellulosa, a seguito dell’emanazione del Decreto Ministeriale del Ministero della Sanità del 12 aprile 2007.

Quanto costa la cremazione: la cremazione è un servizio pubblico a domanda individuale per il quale è stabilita una tariffa ministeriale che attualmente ammonta ad Euro 461,86 + IVA. Molti Comuni, anche sprovvisti di forno, su sollecitazione delle Società per la Cremazione locali, hanno ridotto la tariffa, facendosi carico della parte di riduzione.

Autorizzazione alla cremazione: la cremazione deve essere autorizzata dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune di decesso. Tra gli elementi che consentono l’autorizzazione vi è l’iscrizione, certificata dal rappresentante legale (Presidente), ad associazioni riconosciute che abbiano tra i propri fini statutari quello della cremazione (So.Crem). L’iscrizione alle So.Crem consente di attestare la volontà del defunto anche in caso di opposizione da parte dei parenti.

Conservazione delle ceneri: oltre che nel cinerario comune e nei loculi cimiteriali, è possibile conservare le ceneri presso la propria abitazione a seguito del parere espresso dal Consiglio di Stato il 23 ottobre 2003 (n. 2957/2003).

Dispersione delle ceneri: la dispersione delle ceneri viene autorizzata, secondo la volontà del defunto, dall’Ufficiale di stato civile del Comune in cui è avvenuto il decesso. La dispersione è consentita in apposite aree del cimitero (cinerario comune, "giardino del ricordo") o in aree private all’aperto e con il consenso dei proprietari e non può comunque dare luogo ad attività con fini di lucro. E’ altresì consentita in natura, in mare, nei laghi, nei fiumi nei tratti liberi da natanti e manufatti. La dispersione è in ogni caso vietata nei centri abitati. La dispersione può essere autorizzata anche per ceneri già tumulate dall’Ufficiale di stato civile del Comune in cui si trova il cimitero.

La situazione nel Paese: a partire dal 2001 (con la Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3) è avvenuta in Italia una trasformazione in senso federale della forma dello Stato. In tal senso, è stata attribuita alle Regioni la potestà legislativa su specifiche materie. Per quanto concerne la cremazione e la dispersione allo Stato compete la determinazione dei principi fondamentali mentre la disciplina di dettaglio spetta alle leggi regionali. Per questo motivo siamo oggi in presenza di una norma nazionale, la Legge 30 Marzo 2001, n. 130 recante: "Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri", e di numerose leggi regionali. La situazione è tale per cui oggi la dispersione è consentita solo in alcune Regioni d’Italia e viene effettivamente esercitata solo in alcuni luoghi.

Concludendo: decidere se si vuole farsi cremare prima di tirare le cuoia, e se sospettate che i vostri congiunti non siano d’accordo iscrivetevi ad una società di cremazione per mettere al sicuro le vostre ultime volontà (in caso contrario invece non vale la pena di spendere i soldi della quota annuale). Per quanto riguarda la dispersione, lasciarlo scritto in una sorta di testamento olografo pare essere la soluzione migliore, indicando anche dove si vuole contribuire ad aumentare l’apporto di azoto :)


Commenti

Il giorno 08/04/2011, Angy ha scritto:
attenzione perche' e' successo varie volte che la cremazione venga eseguita parzialmente, per risparmiare... e quindi consegnino non tutto cio' che resta del defunto buttando via ossa e altro che non aveva bruciato completamente. fa schifo pensarlo ma e' cosi. stare presenti dall'inizio alla fine e' un ottimo modo di prevenire anche eventuali furti di ori o gioielli ecc
Il giorno 09/04/2011, Daniele ha scritto:
Sì, giusto. Anche per rispetto verso il defunto, la presenza di un qualche parente a me pare raccomandabile.
E non sono solo oro e gioielli che interessano ai crematori: nel caso di mio padre, stavano tenendosi il crocifisso metallico che avevano rimosso dalla cassa prima della cremazione...
Il giorno 03/01/2013, Patrizia proietti ha scritto:
Gentili signori, iscriversi ad una associazione, significa pagare un tot mensile o annuo che non è di poco conto. Per queste cose, dovrebbe essere evitata la speculazione, non credete? Cordiali saluti Patrizia Proietti
Il giorno 04/01/2013, Daniele ha scritto:
E' ben vero che la iscrizione ad una associazione di cremazione ha un costo; alcune, però, a quanto mi è dato capire, a fronte di quel costo garantiscono una partecipazione (parziale o totale) alle spese di cremazione, quindi in realtà potrebbe in alcuni casi essere considerato come un pagamento anticipato delle stesse spese... Rimane il fatto che la soluzione più semplice è quella del testamento, se si ha un qualsiasi dubbio sulla volontà dei propri parenti di rispettare le proprie volontà.
Il giorno 29/06/2013, iole ha scritto:
il mio impianto di cremazione per animali che si chiam l'ultima carezza dove ci si puo' assistere eportarsi le ceneri in urna personalizzata.e' una struttura sita a vigarano mainarda ferrara. Posso dirvi che lavoriamo in trasparenza e senza inganno da me le ceneri del tuo amato sono garantite e ritornao a casa sua per informazioni www.agenziamac.it
Il giorno 22/10/2013, Danilo marras ha scritto:
bene niente in contrario
Il giorno 16/11/2013, Christian Manfredi ha scritto:
MIo Padre è mancato in Sicilia, e l'unico posto per cremarlo era Palermo,ma c'erano problemi.... allora è stato portato a Salerno a Montecorvino.Vorrei sapere se c' è una legge che da un massimo per il prezzo, la ditta delle pompe funebri mi ha chiesto di pagare 737,705 euro + iva, solo la cremazione, con tanto di fattura ma è mai possibile?
Il giorno 17/11/2013, Daniele ha scritto:
Per quello che ho visto a suo tempo, Christian, le cifre dipendono anche da quanto chiede l'obitorio che si occupa della cremazione; però, onestamente, mi paiono tantini 737 euri (sicuro che dopo la virgola fossero davvero 705? non abbiamo i millesimi, nell'Euro). Come giustificavano tale costo, ovvero cosa era compreso?
Il giorno 21/09/2016, Walter Graser ha scritto:
Dopo il funerale avvenuto in una chiesa di Vicenza, il feretro è stato trasportato al Cimitero Maggiore dove un prete l'ha benedetto. La bara è stata posta in una stanza assieme ad altre e hanno chiuso il locale informandomi che da due anni non si può più essere presenti alla cremazione. E poi? Poi mi hanno detto di passare dopo tre giorni alle ore "X" per ritirare le ceneri! Ma siamo alla follia?! Quali ceneri mi daranno? Perchè non si può più assistere? E per dirla tutta, dove finisce tutto il materiale che non viene bruciato, come le maniglie satinate di ottone? E saranno proprio quelle belle bare da noi scelte a bruciare o ne vengono usate altre e queste riusate per altre salme? Viviamo già in un mondo di disonesti, ma questa cosa deve essere chiarita perchè qui stiamo parlando di momenti di dolore che la famiglia attraversa e che qualcuno ne approfitta....ma non deve finire qua!!!
Il giorno 31/07/2019, Stella Calvans ha scritto:
Ho il timore non mi han dato le ceneri del mio amato cane,pur avendo visto che lo mettevano nel forno e lo scontrino in fine non ho visto trascorrere le sei ore di raffreddamento delle ceneri ,un ora e mezza per il mio cane di 30 kg.

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inserita il 04/04/2011
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