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In alto, tra le nuvole

Mi capita sovente di viaggiare in aereo, per il mio lavoro qui in America Latina. E spesso, se mi va bene, ho la possibilità di capire cosa prova Fucur, il Dragofortuna della Storia Infinita, quando si tuffa come un bassotto volante tra le soffici nuvole.

Perché le nuvole che conoscono tutti quelli che non hanno mai volato, ciò che è dato a vedere a tutti i comuni mortali, sono solo una faccia della medaglia. Spesso grigie o scure, anche solo perché fanno ombra al sole; e sfilacciate, oppure a pecorelle, o solido muro che minaccia pioggia incombente.

Ma a bordo di un oggetto volante, come può essere l'aereo (non ho ancora provato l'ebbrezza di un aerostato, purtroppo), c'è quel momento in cui, salendo, si passa attraverso quel muro, quegli sfilacciamenti. L'aereo vibra, barcolla, preda delle turbolenze causate dalla natura inconsistente delle nuvole stesse. Poi, il primo bagliore (se è giorno, ovviamente) di sole, ed è subito inverno: una distesa paragonabile solo alla neve fresca, con montagnole che sembrano cumuli in attesa di qualche bambino che ci passi sopra con lo slittino; e là, distante, luminosissima, la nostra stella, che quasi abbaglia, priva com'è di qualunque filtro.

Non c'è nulla, sopra quella coltre bianca, ed il pensiero corre libero.

Mi piace guardare fuori dal finestrino, cercando di individuare dei dettagli; dettagli che rimangono sfuggenti, che non si fanno acchiappare, che corrono via con i pensieri, i sogni, i ricordi.

Poi, in lontananza, il sole che tramonta comincia a spargere i suoi gialli, i suoi arancioni, i suoi rossi, dipingendo il campo di neve senza preoccuparsi se sia o meno davvero arrivato l'inverno. Non ci sono altri colori, ché non ci sono arcobaleni: la pioggia non arriva fino a qui, destinata com'è ai comuni mortali, quelli che non volano.

Ma né Fucur, né io, abbiamo bisogno di arcobaleni, lassù: quel che c'è è già abbastanza, e la corsa a tuffarcisi continua.


Commenti

Il giorno 07/11/2015, Massielena ha scritto:
Quando mi diventi così nostalgico e riflessivo succede sempre qualcosa di strano; l'ultima volta, che era sulla riva del mare in Cile, poi è nata una storia d'amore............
Cosa hai in serbo questa volta?
Il giorno 07/11/2015, Daniele ha scritto:
Ma niente, in realtà: la rivista della compagnia aerea TAM, sulla quale ho fatto l'ultimo volo, si chiama appunto "tra le nubi", e fuori c'era davvero un bel tramonto... tutto qui, niente dietrologia :)

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inserita il 06/11/2015
visualizzata 1866 volte
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