Oggi Fulmine compie 5 anni.

Fulmine è il soprannome con cui è noto a scuola, per quanto io tenda a chiamarlo Ciop (da Cip e Ciop, essendo Cip sua sorella maggiore), moccioso, macaco e pure nanetto, data la sua (ancora) non alta statura. All'anagrafe, rimane però Marco.

Spericolato come pochi, è quasi una sorpresa che sia riuscito ad arrivare al primo lustro ancora tutto intero, a parte qualche ammaccatura, alle quali ormai ci hanno fatto tutti l'abitudine, persino sua madre. Deve avere molta fortuna dalla sua parte, o forse una serie di abilità che ancora si intravedono appena e che, però funzionano.

Lui, di suo, ci mette la faccia tosta, con la quale riesce a strappare un sorriso in (quasi) tutte le situazioni.

Fa bene averlo attorno, come un pesce guizzante, con l'argento vivo al posto del sangue: riporta l'allegria. Certo, spesso sembra andarsele a cercare, ma ormai s'è fatto furbo, e sa come cavarsela facendo gli occhioni da gatto con gli stivali, e allora chi potrebbe resistergli?!

Gli ho promesso che, come regalo di compleanno, lo porterò in una di quelle palestre fatte di carrucole, funi sospese, imbragature e corde elastiche, possibilmente in mezzo ai boschi delle nostre montagne. Mi piacerebbe fargli provare lo zip-wiring che, quasi sicuramente, mi godrò di nuovo nelle prossime settimane in Costa Rica: sparire tra le nuvole, o vedere le scimmie da vicino mentre saltano da un ramo all'altro, sono esperienze esilaranti. Ma è ancora un po' piccolo, nonostante i suoi cinque anni cinque (detto mostrando tutte le dita della mano aperta), quindi andiamo per gradi... tanto, prima o poi, verrà il momento, ne sono sicuro, e Fulmine diventerà Tarzan!