Winter is really coming.

L’estate è terminata, a Westeros, e dopo una breve fase di transizione (l’autunno?) arriverà l’inverno, con i suoi freddi, il suo buio e le sue minacce.

Almeno, è quello che io e gli altri spettatori di Game of Thrones, la serie fantasy prodotta e trasmessa da HBO negli USA, abbiamo cominciato ad intravedere l’altro giorno quando è stata trasmessa la prima puntata della nuova serie.

Aspettavo con ansia l’uscita di questa nuova serie, essendone stato rapito lo scorso anno quando mi sono bevuto la prima. Per una serie - lunga - di motivi, due dei quali sono il grande numero di personaggi di primo piano le cui vite vengono ben approfondite e sviluppate (così da non permetterti di capire facilmente chi è buono e chi è cattivo, chi arriverà in fondo e chi invece non supererà la notte - per non dire l’inverno), e l’uso abbastanza sapiente e non eccessivo degli effetti speciali che vanno tanto di moda al giorno d’oggi. Ho quindi cercato in tutti i modi di scoprire se potevo vederla in streaming, direttamente mentre compariva sugli schermi americani, ma non ho avuto successo, ed ho dovuto affidarmi ad altri metodi per poterla vedere con tranquillità sul mio piccolo, fidato netbook. E...

...e devo dire che è stata abbastanza (in una scala da 1 a 10, tanto per citare Doc Manhattan, si merita un 8 per l’impegno dimostrato) all’altezza delle aspettative. Niente di eccezionale, intendiamoci, è accaduto; ma si è riusciti molto bene a riannodare i fili lasciati in sospeso nella scorsa serie, oltre ad introdurre un buona serie di personaggi. I draghetti non sono ancora cresciuti, Arya non è ancora arrivata dove sta andando, e Jamie è ancora vivo seppure prigioniero. Però, c’è una nuova cometa, rossa fiammante, nel cielo... sono curioso di vedere cosa ci porterà!