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Dritto fino al centro
Dopo una notte fredda a Katherine (si parla del 22 luglio), me ne vado un pò in giro per la città, ma non c'è molto da vedere; scarpino allora per tre chilometri, passando per la "School of the air", da dove via radio vengono offerte lezioni scolastiche a bambini e ragazzi che abitano in zone difficilmente raggiungibili, fino al museo storico locale; oltre ad una serie di vecchie fotografie e reperti sulla conquista dell'outback, quello che risulta veramente interessante è la esibizione sulla alluvione che sommerse sotto metri e metri di acqua tutta la zona nel lontano (!) 1998. Tornato all'ostello, pranziamo e impacchettiamo con calma per poi andare a fare una sostanziosa spesa al supermercato ed un rifornimento dal benzinaio, dove incontriamo Alexander, nostro ospite SERVAS per la notte; insieme a lui, raggiungiamo la sua tenuta di campagna, dove montiamo le nostre tende e, assieme a sua moglie ed alla sua figlioletta, passiamo una piacevole serata con una cena succulenta e un'interessante conversazione.
Il giorno seguente raggiungiamo il parco di Katherine Gorge, dove ci dividiamo per la giornata: mentre Robin e Ralf cammineranno per una ventina di chilometri lungo le gole, io opto per una cosa più soft (4 ore, più o meno) prima di noleggiare una canoa e risalire le prime due in mezzo a rocce a strapiombo e a tartarughe curiose che affiorano per osservarmi (e checciavete da guardà?!). È faticoso, ma divertente, e ne vale davvero la pena. Al ritorno, Alexander ci attende, e ci porta alcune birre ghiacciate, unendosi a noi per un pò di patate al cartoccio e uan chiacchieratina serale.
Partiamo non troppo presto, il 24, per arrivare a Mataranka, dove visitiamo le "Bitter Springs", fonti termali nel mezzo di niente, oasi tepida di alberi e felci e ombra accogliente (con un pò dell'immancabile puzza di zolfo). Dopo un' oretta (non sono così grandi...), raggiungiamo un campeggio lungo il fiume, e lì ci fermiamo e ci godiamo il pomeriggio su delle piattaforme galleggianti sull'acqua: relax è la parola d'ordine!
La mattina raggiungiamo le terme "ufficiali", dove lo spettacolo che ci accoglie è incredibile: centinaia di pipistrelli della frutta svolazzano (alcuni, scagazzando) sopra le nostre teste, cercando un posto libero dove posarsi e rannicchiarsi sugli alberi... e noi, come tutti gli altri visitatori, con gli occhi all'insù per guardarli, e per tenersi fuori mira... l'acqua tiepida passa in secondo piano, e a dir la verità il posto di ieri era notevolmente migliore... Mataranka addio, e ci rimettiamo in strada. Daly Waters è solo un punto sulla mappa, e quello che dovrebbe essere l'interessante villaggio fantasma di Newcastle ci lascia davvero delusi (una casa ed un albergo restaturati parzialmente, e tutto il resto privatizzato e perciò invisitabile... ma dove sono i cespugli rotolanti del vecchio west???)
La notte la passiamo in una zona di sosta ai bordi della Stuart Highway (la dorsale del NT), io con i tappi nelle orecchie per non sentire i rombanti "Road Trains" che passano a tutta velocità.
Anche Tennant Creek è facilmente dimenticabile, ed il nostro interesse è tutto preso dal parco dei Devil's Marbles, peculiari formazioni rocciose ottenute per dilavamento di grandi parallelepipedi rocciosi che sono stati talmente arrotondati da sembrare, appunto, enormi biglie; sono uno spettacolo, e ci aggiriamo ammirati tra di loro cercando i punti migliori per scattare fotografie artistiche ;-) Durante una di queste sessioni fotografiche, saltando da una roccia mi prendo una bella incalcata alla gamba destra, e il leggero dolore che sento mi fa temere per qualche momento... ma pare che non ci sia nulla di rotto, diamo solo tempo al tempo... La notte è estremamente ventosa, tanto che Ralf si alza per applicare un paio di tiranti al telone esterno (fino ad ora, si era sempre opposto alla mia intenzione di montare la tenda alla perfezione e con tutti i crismi... mah, meglio tardi che mai!).
La mattina mi sveglio prima dell'alba, e lievemente zoppicando raggiungo un buon punto di osservazione per godermi il sorgere del sole. Poi, fatta colazione e smontato il campo, ripartiamo. Lungo la strada, le uniche due soste sono a Wycliffe Well, sede di molteplici avvistamenti di UFO (e figuratevi se potevo mancare un simile appuntamento!), e al cartello che indica l'attraversamento del Tropico del Capricorno... poi, è Alice (Springs).
Trovato un campeggio per gli altri due, riesco a raggiungere telefonicamete Karen, la mia ospite locale (altre associazione, la quarta!), che mi passa a prendere in 15 minuti. Saluto i miei due compagni di avventura, dando loro appuntamento per i prossimi giorni, e salgo in macchina. Depositati i bagagli, e fatta una veloce doccia, la serata la passiamo ad una serata di lezioni di Salsa (a cui io assisto solo, data la situazione della mia gamba... ma è divertente, vedere questa quarantina di persone addobbate nei modi più strani, muovere i loro primi passi di danza) ed in un paio di pub con alcuni amici di Karen (che è molto simpatica, e sulla quale disserterò a parte)... gusci di noccioline gettati allegramente sul pavimento, pelli di coccodrillo appese alle pareti e cappelli da vaccaro come se piovesse sono le note caratteristiche di un posto che è troppo lontano da tutto per essere normale...
Il giorno seguente raggiungiamo il parco di Katherine Gorge, dove ci dividiamo per la giornata: mentre Robin e Ralf cammineranno per una ventina di chilometri lungo le gole, io opto per una cosa più soft (4 ore, più o meno) prima di noleggiare una canoa e risalire le prime due in mezzo a rocce a strapiombo e a tartarughe curiose che affiorano per osservarmi (e checciavete da guardà?!). È faticoso, ma divertente, e ne vale davvero la pena. Al ritorno, Alexander ci attende, e ci porta alcune birre ghiacciate, unendosi a noi per un pò di patate al cartoccio e uan chiacchieratina serale.
Partiamo non troppo presto, il 24, per arrivare a Mataranka, dove visitiamo le "Bitter Springs", fonti termali nel mezzo di niente, oasi tepida di alberi e felci e ombra accogliente (con un pò dell'immancabile puzza di zolfo). Dopo un' oretta (non sono così grandi...), raggiungiamo un campeggio lungo il fiume, e lì ci fermiamo e ci godiamo il pomeriggio su delle piattaforme galleggianti sull'acqua: relax è la parola d'ordine!
La mattina raggiungiamo le terme "ufficiali", dove lo spettacolo che ci accoglie è incredibile: centinaia di pipistrelli della frutta svolazzano (alcuni, scagazzando) sopra le nostre teste, cercando un posto libero dove posarsi e rannicchiarsi sugli alberi... e noi, come tutti gli altri visitatori, con gli occhi all'insù per guardarli, e per tenersi fuori mira... l'acqua tiepida passa in secondo piano, e a dir la verità il posto di ieri era notevolmente migliore... Mataranka addio, e ci rimettiamo in strada. Daly Waters è solo un punto sulla mappa, e quello che dovrebbe essere l'interessante villaggio fantasma di Newcastle ci lascia davvero delusi (una casa ed un albergo restaturati parzialmente, e tutto il resto privatizzato e perciò invisitabile... ma dove sono i cespugli rotolanti del vecchio west???)
La notte la passiamo in una zona di sosta ai bordi della Stuart Highway (la dorsale del NT), io con i tappi nelle orecchie per non sentire i rombanti "Road Trains" che passano a tutta velocità.
Anche Tennant Creek è facilmente dimenticabile, ed il nostro interesse è tutto preso dal parco dei Devil's Marbles, peculiari formazioni rocciose ottenute per dilavamento di grandi parallelepipedi rocciosi che sono stati talmente arrotondati da sembrare, appunto, enormi biglie; sono uno spettacolo, e ci aggiriamo ammirati tra di loro cercando i punti migliori per scattare fotografie artistiche ;-) Durante una di queste sessioni fotografiche, saltando da una roccia mi prendo una bella incalcata alla gamba destra, e il leggero dolore che sento mi fa temere per qualche momento... ma pare che non ci sia nulla di rotto, diamo solo tempo al tempo... La notte è estremamente ventosa, tanto che Ralf si alza per applicare un paio di tiranti al telone esterno (fino ad ora, si era sempre opposto alla mia intenzione di montare la tenda alla perfezione e con tutti i crismi... mah, meglio tardi che mai!).
La mattina mi sveglio prima dell'alba, e lievemente zoppicando raggiungo un buon punto di osservazione per godermi il sorgere del sole. Poi, fatta colazione e smontato il campo, ripartiamo. Lungo la strada, le uniche due soste sono a Wycliffe Well, sede di molteplici avvistamenti di UFO (e figuratevi se potevo mancare un simile appuntamento!), e al cartello che indica l'attraversamento del Tropico del Capricorno... poi, è Alice (Springs).
Trovato un campeggio per gli altri due, riesco a raggiungere telefonicamete Karen, la mia ospite locale (altre associazione, la quarta!), che mi passa a prendere in 15 minuti. Saluto i miei due compagni di avventura, dando loro appuntamento per i prossimi giorni, e salgo in macchina. Depositati i bagagli, e fatta una veloce doccia, la serata la passiamo ad una serata di lezioni di Salsa (a cui io assisto solo, data la situazione della mia gamba... ma è divertente, vedere questa quarantina di persone addobbate nei modi più strani, muovere i loro primi passi di danza) ed in un paio di pub con alcuni amici di Karen (che è molto simpatica, e sulla quale disserterò a parte)... gusci di noccioline gettati allegramente sul pavimento, pelli di coccodrillo appese alle pareti e cappelli da vaccaro come se piovesse sono le note caratteristiche di un posto che è troppo lontano da tutto per essere normale...
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Commenti
Il giorno 30/07/2004, Francesca Guarato ha scritto...
Ciao dan,
qui tutto ok nel vicentino estate media quasi fresca per la stagione in cui siamo diverso dallo scorso anno. Debra...!! non mi risulta non mi ha chiamato, devo dire che non ci sono mai... ma ho una segreteria..., se non lo farà in seguito, per quanto riguarda gli incontri bè si fanno
anche in Italia, certo, nella zona vicentina c'è un pò di restrizione alla partecipazione anche di seratine informali, quando ritorni potrebbe essere
una buona idea cogliere la palla al balzo e promuovere una combination tra conviale-fotografico-e quant'altro.
Si godrò anch'io della restante parte delle ferie fortunatamente anche se ques'anno è critica per tutta una serie di aspetti non dovuti alla sottoscritta. Sono comunque reduce dai campionati mondiali master di orienteering, dove ho avuto buone soddisfazioni piazzandomi migliore tra le italiane. Il TG3 ne ha parlando gonfiano la cosa a dismisura come fossi stata la vincitrice.
Oltre a quello una vetta scalata a 3000 mt in con un trasferimento in mezzo al nevaio per 2 ore, riposo in branda al bivacco, veramente super, le prossime cime mi attendono, Prima però 10 gg al mare con i figlioletti.
buon proseguimento e a risentirci
francesca
fra
qui tutto ok nel vicentino estate media quasi fresca per la stagione in cui siamo diverso dallo scorso anno. Debra...!! non mi risulta non mi ha chiamato, devo dire che non ci sono mai... ma ho una segreteria..., se non lo farà in seguito, per quanto riguarda gli incontri bè si fanno
anche in Italia, certo, nella zona vicentina c'è un pò di restrizione alla partecipazione anche di seratine informali, quando ritorni potrebbe essere
una buona idea cogliere la palla al balzo e promuovere una combination tra conviale-fotografico-e quant'altro.
Si godrò anch'io della restante parte delle ferie fortunatamente anche se ques'anno è critica per tutta una serie di aspetti non dovuti alla sottoscritta. Sono comunque reduce dai campionati mondiali master di orienteering, dove ho avuto buone soddisfazioni piazzandomi migliore tra le italiane. Il TG3 ne ha parlando gonfiano la cosa a dismisura come fossi stata la vincitrice.
Oltre a quello una vetta scalata a 3000 mt in con un trasferimento in mezzo al nevaio per 2 ore, riposo in branda al bivacco, veramente super, le prossime cime mi attendono, Prima però 10 gg al mare con i figlioletti.
buon proseguimento e a risentirci
francesca
fra
Il giorno 31/07/2004, Kayo ha scritto...
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inserito il 27/07/2004
visualizzato: 2416 volte
commentato: 2 volte
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