Con una corriera costosetta sono arrivato ad Adelaide, nello stato del South Australia; qui, sono ospite dell'esperantista Zbigniew (immigrato polacco) e del fratello Taddeusz, che vivono a 4 km dal centro in un appartamento piccolo e stipato di mille cose (Zbigniew è di passaggio, solitamente in questa stagione viaggia a nord per cercare lavoro).

Adelaide è una città grande, finalmente (comparabile con Perth), con molte cose da vedere e visitare; unica limitazione: il tempo: qui l'inverno si fa davvero sentire, e a sprazzi di sole si alternano acquazzoni ed un freddo vento che soffia sulle ossa. I turisti sono pochetti, e trovare qualcuno con cui condividere un'escursione a Kangaroo Island sembra essere più arduo di quello che pensavo; a questo, si aggiunge il mio tentativo di regolarizzare i prossimi voli, effettuando nel modo meno costoso possibile alcune variazioni ed alcune aggiunte (ho sempre la tratta del sudpacifico da coprire, ancora!).

Un'unica via pedonalizzata accoglie la maggioranza dei passanti durante la giornata, e molti dei musei e delle gallerie sono concentrati nella stessa zona, rendendo facile l'accesso. Nelle biblioteche c'è accesso gratuito e rapido ad internet (alla quale mi posso collegare anche dalla casa dei polacchi), e la ristorazione è sufficientemente cosmopolita per garantire varietà e prezzi competitivi.

Nei giorni scorsi ho visitato le sedi del parlamento (quella vecchia e quella nuova), e la mia fortuna ha fatto sì che non ci fossero altri turisti concedendomi la guida (il guido, essendo un maschio) tutto per me e le mie domande; e il museo del SA, e quello sugli immigrati (che racconta le storie di quelli che hanno fatto la storia del SA); e l'esibizione - speciale per la settimana della scienza - su Star Trek, che in realtà è gestita a livello molto volontaristico e superficiale dal locale gruppo di trekkies. Ho inoltre fatto una capatina al sobborgo spiaggistico di Glenelg, dove fu proclamato lo Stato (ma che significa?), e dove un tipo che è sopravvissuto ad un attacco di squalo bianco ha deciso di dedicare la sua vita (ed un museo) allo studio di questi simpatici pesciolini.

Per domani, il programma prevede: museo sulla cultura aborigena, trasferta allo stadio per assistere ad una partita di calcio australiano (che non è il calcio come lo conosciamo noi... vi racconterò poi, ammesso che riesca a capirci qualcosa), galleria d'arte e proiezione (per 2,5 dollari) di Star Trek Nemesis e The Day The Earth Stood Still (vecchio, ma non ne conosco la traduzione del titolo in lingua italica). E se lunedì mi andrà bene, riuscirò a sistemare anche questi dannati biglietti aerei.