(continua il nostro viaggio virtuale in America del Sud)

L'esperienza di Pucon aveva lasciato il segno: l'adrenalina della discesa del fiume, la parziale delusione per l'eclisse di sole rovinata dalla pioggia, e poi l'euforia della scalata di un vulcano... un misto di sensazioni ancora in via di assorbimento.

Ma il viaggio continua, e così un bus privato del fido Andres ci ha portato a Puerto Varas, cittadina germaneggiante sulle rive del lago Llanquihue. Qui, da tempo, ero riuscito ad assicurarci alcuni miniappartamenti in un'edificio molto recente, con una vista fantastica sul gigante del lago: il vulcano Osorno. Un vulcano così perfetto che i giapponesi vengono fin qui a vedere il fratello lontano del loro Monte Fuji, presenza immancabile sull'altro lato del lago.

Arrivati a tarda sera, ci godiamo una grigliata in giardino, mentre lo sguardo si perde lontano: tutti hanno dormicchiato in bus, quindi anche i bambini non sono stanchi, e l'eccitazione per questa nuova tappa fa il resto.

Il giorno seguente, partiamo per un'escursione di alcune ore. Costeggiando il lago, ne raggiungiamo un altro, detto TodosLosSantos perché "scoperto" dai gesuiti proprio un giorno di Ognissanti. La giornata è spettacolare, e allora saliamo su una delle imbarcazioni sempre in attesa e visitiamo il lago, osservandone da vicino le rive e le strane case che, ogni tanto, fanno capolino dal bosco. Ma lo sguardo di tutti è sempre per Osorno, al quale stiamo girando intorno, e che si mostra al meglio.

Facciamo un picnic nel prato sulla riva del lago, ci rilassiamo, vediamo anche un paio di picchi volare di albero in albero alla ricerca di qualche insetto o larva da stanare di sotto le corteccie. Beh, anche loro giustamente si godono il pranzo, pensiamo.

Un quarto d'ora di bus e arriviamo alle cascate di Petrohue, non certo imponenti come quelle di Iguazù o il Salto Angel (solo per citarne un altro paio di questo continente), ma incastonare in un panorama stupendo. L'acqua che vi scorre ci ipnotizza, sembra quasi di vederla scavarsi la strada tra le rocce, attimo dopo attimo.

Ci fermiamo spesso lungo la via del ritorno, per altre fotografie perfette del nostro grande amico, e anche per conoscere Hector ed alcuni altri lama di una fattoria vicina: di camelidi ne vedremo molti in Patagonia, ma solo della specie guanaco, quindi ho pensato che fosse simpatico far visita anche a questi loro (non troppo) lontani parenti.

Ritorniamo a Puerto Varas che è metà pomeriggio, e così ognuno può rilassarsi in questa bella cittadina, aggirandosi per le poche vie del centro, prendendo una fetta di torta al cioccolato in pasticceria o visitando i vari negozietti di souvenir. La sera, invece, abbiamo una cena superba al mio ristorante preferito, Las Buenas Brasas, con il primo incontro con la centolla, o granchio reale, e lo stupendo chupe che qui preparano.

Domani, si parte per Chiloe, la seconda isola più grande del continente (indovinate qual è la prima?!).