Il romanzo è ambientato nell'autunno del 1932, quando la voce narrante, Paul Edgecombe, lavorava come capo delle guardie carcerarie al penitenziario di Cold Mountain. Precisamente nel braccio della morte soprannominato “il miglio verde” dal colore del linoleum del corridoio che conduceva alla stanza dove si trovava la sedia elettrica.
In quei giorni arrivò al penitenziario un detenuto un po' speciale, John Coffey, un uomo di colore gigantesco condannato alla pena capitale per aver ucciso due bambine. A dispetto dell'apparenza imponente, l''uomo ha però occhi e modi di fare mansueti e risulta anche essere un po'' ritardato. Ben presto dimostrerà di possedere dei poteri “speciali” e la sua presenza sconvolgerà l''esistenza di chiunque abbia a che fare con il famigerato “miglio verde”.
Un libro affascinante, commovente, che ci porta a riflettere sulla pena di morte.