Finalmente, sono finite le due settimanes terribilis durante le quali ho esposto alcune foto del mio viaggio alla Sagra di San Giuseppe a Villaganzerla e a TempoLibero a Vicenza.
Devo dire che le foto erano venute davvero bene, il formato 40x30 rendeva loro giustizia e permetteva di coglierne molti dettagli; e, poi, si sa, la mano dell’artista ... :-) In realtà, quello che mi ha stupito assai è che molti continuavano a chiedermi increduli se le foto non fossero state realizzate con macchina tradizionalmente analogica (ovvero, pellicola e via), perchè non credevano che con una digitale si potessero ottenere, nell’ordine, "dettagli così nitidi" e "colori così sgargianti"; il loro stupore si tramutava in caduta di mascella allorchè li informavo che la macchina era una misera 4 MegaPixel, non reflex... credo che molti si siano convertiti al digitale, dopo aver visto le mie foto... il che non è detto sia un bene, cmq.

Entrambi gli spazi erano adeguati, anche se devo dire di essere stato particolarmente soddisfatto dalla Fiera vicentina, perchè la smisuratezza del corridoio, l’illuminazione adeguata per mezzo di faretti ed il quantitativo di persone che passavano hanno reso miglior giustizia allo sforzo organizzativo. E che sforzo: a parte gli orari superallungati durante i quali dovevo stare lì a controllare che qualche deficiente (perchè non saprei come altro definirli: nonostante la presenza di cartelli che chiedevano di non toccare le foto, adulti e bambini indiscriminatamente sembravano non capire che le immagini vanno guardate e non toccate, specie con bacchettini dei palloncini o mani sporche di gelato...) non mi rovinasse il materiale esposto, c’era il continuo preoccuparsi che le foto stesse rimanessero al loro posto (fidatevi: non utilizzate mai del nastro adesivo staccabile, semplicemente non regge il peso; meglio lo scotch carta, arrotolato su sé stesso, anche se rischia di fare spessore). Per mia fortuna, gli amici del Vicenza Esperanto Centro mi aiutavano facendo i turni, e quindi ogni tanto riuscivo pure ad andare in bagno o a fare un giretto per sgranchirmi la mente (un plauso particolare a Mirella e Lauro, che si sono beccati i fine-settimana).

La Sagra è stato un po’ un fallimento dal punto di vista delle vendite, ma mi ha dato molta soddisfazione la mattinata con la visita delle classi della scuola elementare: i bambini sono tornati nei giorni seguenti, accompagnando i genitori ed illustrando loro i contenuti delle foto. A TempoLibero è andata meglio, invece: ho venduto qualche foto, ripagandomi almeno i costi delle esposizioni, e soprattutto sono venuto in contatto con molti interessati, che si sono riservati di ordinare qualcosa dopo aver visto altre foto sul sito... quanti di loro manterranno la promessa non è detto saperlo, ma almeno l’illusione di diventare più ricco di Paperon de’ Paperoni me l’hanno data...

E, poi, ovviamente gradite sono state le visite di alcune pecorelle, che facendo finta di niente si appropinquavano al mio misero desco per sorprendermi con la loro presenza... aaaah, beLate loro...

Il prossimo appuntamento per foto dal vivo, ora, è il 4 maggio, presso l’Oasi WWF di Casale, a Vicenza: faremo assieme un viaggio tra fauna e flora dei Paesi che ho visitato. Siete invitate!