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Red Hot Cile Pinochet *
Rosso, il Cile non lo è poi così tanto. Il presidente socialista, Lagos, pare aver disatteso molte delle promesse fatte in campagna elettorale, forse rendendosi conto che il modello economico inaugurato dalla giunta militare del generale Pinochet (quello del golpe degli anni 70, reso famoso in Europa da centinaia di dimostrazioni per il rispetto dei diritti umani nel suo paese) funzionava e quindi non andava toccato (pare che il sistema asistenziale e pensionistico siano leggermente migliori di quelli di molti paesi del nostro vecchio continente). In cambio, passa il tempo a decidere grandi trasformazioni e restauri urbanistici, specie nella capitale Santiago, che onestamente è un enorme agglomerato di case con qualche leggera spruzzata di verde qua e là (in particolare, il "cierro" Santa Lucia, giusta dedica dovuta alla santa del giorno della fondazione della città: Santiago era una promessa fatta da Pedro Valdivia, il fondatore, ed alla quale si era sentito obbligato ad attenersi, ignorando la comune regola spagnola).
Caldo invece sì. O, almeno, così pensavo cercando di resistere alla disidratazione per le strade di Santiago, mentre consumavo gli ultimi millimetri di suola dei miei vecchi sandali: litri e litri di acqua ed altre bibite scendevano per il mio gargarozzo, ogni tanto accompagnati da un gelatino. Strade irrorate con la canna da solerti operai, e credo che mio padre avrebbe qualcosa da insegnar loro sull'innaffiare l'erba durante le ore più cocenti della giornata. Strade che si svuotano, nel centro, abbastanza presto la notte, riversando il loro contenuto umano nei quartieri esterni o all'interno di caffè che, con la serranda semiabbassata, ospitano feste danzanti.
E infine Pinochet: l'ex dittatore, ancora sulle prime pagine dei giornali a causa di debiti enormi con lo Stato per malversazioni et altri reati, e ormai vecchio e malato, rimane una specie di tabù per la popolazione: il museo storico nazionale ferma il suo interessante racconto all'assalto della Moneda (il palazzo presidenziale bombardato dai militari, dove il Presidente Allende si tolse la vita per non essere catturato vivo, e dove ora ogni 2 giorni si tiene una simpatica e popolare cerimonia del cambio della guardia con tanto di banda musicale), e non c'è verso di sapere altro; e la gente (gli amici esperantisti Ricardo e Jorge, gran letterati, il rappresentate SERVAS per il Cile Andres, ed il mio ospite Sebastian - il quale non ha potuto portarmi in giro come sperava in quanto affetto per alcuni giorni da similperitonite!) mi ha confermato che la popolazione, orami stufa di parlare sempre dello stesso argomento, si divide ancora abbastanza egualmente tra chi approva e chi sconfessa l'operato dei militari; che abbiano migliorato la situazione economica del paese non v'è dubbio (oggi il Cile ha l'economia più forte in tutto il SudAmerica), mentre dubbi ci sono su tutto il resto che hanno combinato...
E, intanto, il 95% della popolazione è affetta da una specie di incapacità comprensiva di quel che leggono (vale a dire, non potrebbero fare un riassunto dell'articolo che hanno appena terminato), gli autisti di bus di Santiago sono forse la più potente gilda del paese (essendo pagati a percentuale, corrono come dei disparati per le strade seminando morte e distruzione per accaparrarsi quanti più passeggeri possibile), e 6 milioni di anime vivono in una metropoli dove il metro funziona bene ma la respirazione non tanto.
(* questo titolo è dedicato ad una persona che apprezza - qualcosa de - i RHCP, e che ha letto - come me - il libro "Jack Frusciante è uscito dal gruppo")
Caldo invece sì. O, almeno, così pensavo cercando di resistere alla disidratazione per le strade di Santiago, mentre consumavo gli ultimi millimetri di suola dei miei vecchi sandali: litri e litri di acqua ed altre bibite scendevano per il mio gargarozzo, ogni tanto accompagnati da un gelatino. Strade irrorate con la canna da solerti operai, e credo che mio padre avrebbe qualcosa da insegnar loro sull'innaffiare l'erba durante le ore più cocenti della giornata. Strade che si svuotano, nel centro, abbastanza presto la notte, riversando il loro contenuto umano nei quartieri esterni o all'interno di caffè che, con la serranda semiabbassata, ospitano feste danzanti.
E infine Pinochet: l'ex dittatore, ancora sulle prime pagine dei giornali a causa di debiti enormi con lo Stato per malversazioni et altri reati, e ormai vecchio e malato, rimane una specie di tabù per la popolazione: il museo storico nazionale ferma il suo interessante racconto all'assalto della Moneda (il palazzo presidenziale bombardato dai militari, dove il Presidente Allende si tolse la vita per non essere catturato vivo, e dove ora ogni 2 giorni si tiene una simpatica e popolare cerimonia del cambio della guardia con tanto di banda musicale), e non c'è verso di sapere altro; e la gente (gli amici esperantisti Ricardo e Jorge, gran letterati, il rappresentate SERVAS per il Cile Andres, ed il mio ospite Sebastian - il quale non ha potuto portarmi in giro come sperava in quanto affetto per alcuni giorni da similperitonite!) mi ha confermato che la popolazione, orami stufa di parlare sempre dello stesso argomento, si divide ancora abbastanza egualmente tra chi approva e chi sconfessa l'operato dei militari; che abbiano migliorato la situazione economica del paese non v'è dubbio (oggi il Cile ha l'economia più forte in tutto il SudAmerica), mentre dubbi ci sono su tutto il resto che hanno combinato...
E, intanto, il 95% della popolazione è affetta da una specie di incapacità comprensiva di quel che leggono (vale a dire, non potrebbero fare un riassunto dell'articolo che hanno appena terminato), gli autisti di bus di Santiago sono forse la più potente gilda del paese (essendo pagati a percentuale, corrono come dei disparati per le strade seminando morte e distruzione per accaparrarsi quanti più passeggeri possibile), e 6 milioni di anime vivono in una metropoli dove il metro funziona bene ma la respirazione non tanto.
(* questo titolo è dedicato ad una persona che apprezza - qualcosa de - i RHCP, e che ha letto - come me - il libro "Jack Frusciante è uscito dal gruppo")
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Il giorno 14/02/2005, Massielena ha scritto...
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inserito il 12/02/2005
visualizzato: 2786 volte
commentato: 1 volta
totale racconti: 562
totale visualizzazioni: 1444081
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