Come un pinguino lungo la Costiera Amalfitana
Poco meno di due settimane fa, sono stato contattato da Travelsphere, una grossa compagnia turistica inglese, che mi ha proposto un tour all'ultimo minuto in Costiera Amalfitana. "Quando termina?", ho chiesto, e mi hanno risposto "il 19"... considerando che devo partire per il Sud America il giorno 22, questo restringeva un pò i tempi per le procedure di preparazione bagagli, preparazione tour e, ovviamente, per tutti i party che avevo intenzione di organizzare con gli amici; però, essendo da marzo che mi interessava lavorare con Travelsphere, mi son detto che era meglio cogliere l'attimo, carpire diem, e quindi ora sto scrivendo da Minori, felice villaggio di poco più di 2000 anime, innestato in una delle numerose baie che costellano la Costiera Amalfitana.
Ovviamente, ogni singola compagnia offre tour differenti, e lavora in maniera differente. Quando ho cominciato a leggere il manualone di istruzioni di Travelsphere, ho scoperto che richiedevano una mise speciale per il ricevimento dei clienti in aeroporto: camicia, pantaloni seri (niente jeans, sono vietatissimi!) e, soprattutto, cravatta. Ora, chi mi conosce sa che non ho mai posseduto una cravatta in vita mia, e che le ho indossate raramente, quindi può ben immaginarsi il mio orrore al pensiero (e la mia preoccupazione al pensiero dell'orrore che avrei potuto ingenerare in chi mi avesse visto in quelle condizioni). Non essendoci via di fuga, purtroppo, ho recuperato un paio di cravatte di quelle di mio padre, una camicia che si intonasse (lo so che di solito dovrebbe essere il contrario, ma datemi un pò di respiro, dai...) e un nuovo paio di pantaloni scuri (ottimi, ed a buon prezzo da OVS), e li ho messi nello zaino, assieme a tutto quello che mi sarebbe servito ancora.
Essendo arrivato qualche giorno in anticipo, ho avuto modo di familiarizzare con la zona e con il lavoro grazie ad Aideen, simpaticissima collega irlandese ormai italianizzata (vive a Verona con la figlia e la nipotina), che mi ha portato in giro assieme al suo gruppo (che ce n'é, magari non lo direste ma questa zona si vende come il pane anche in autunno) e mi ha fatto conoscere tutti i nostri contatti locali, incluso ovviamente l'ottimo staff dell'albergo in cui stiamo, il 4 stelle Villa Romana. Assieme siamo andati a Pompei, poi ad Amalfi e Ravello, e assieme abbiamo salutato in aeroporto il gruppo che partiva e accolto quello nuovo che arrivava.
Poi, è arrivato il gran giorno, ed il gran problema: avevamo il bel giovine italiano (io), avevamo la camicia e la cravatta, ma i 3 non si erano mai incontrati prima... per fortuna, c'è YouTube: è bastato qualche minuto, ed ho subito trovato alcuni tutorial che spiegano passo passo come farsi il nodo della cravatta. Un pò di pratica davanti allo specchio, ed ecco un ottimo risultato, che ha meravigliato pure me.
Antonio, il nostro autista di fiducia, mi ha portato in aeroporto, lungo un percorso che scollinava sopra la piana di Napoli, mentre un rossissimo tramonto illuminava la scena ed il Vesuvio, con un effetto stupendo. Poi, mentre attendevo l'arrivo del mio gruppo, ho capito come si sentono i pinguini, osservati da tutti mentre girano in quelle loro bellissime livree: la cravatta mi sembrava attirasse su di me l'attenzione del mondo intero, e non perché fosse macchiata o fluorescente, ma solo perché era lì, attaccata al mio collo.
Per fortuna, poi, il gruppo è arrivato, ogni pensiero tranne quello di occuparmi dei clienti è sparito e, senza troppi problemi ed in ottimo tempo, siamo tornati all'hotel, dove è cominciata l'avventura.
Girare in autobus lungo la stretta strada della Costiera è un'avventura di per sé, e capisco bene le centinaia di fotografie scattate e le esclamazioni dei nostri passeggeri; per fortuna Antonio guida molto bene, e sa come destreggiarsi anche nei punti in cui ti trovi con macchine davanti e dietro e un altro autobus che arriva in senso contrario. Ma i tempi si allungano lo stesso, e quindi, sebbene le escursioni siano molto belle, si torna belli stanchi nel tardo pomeriggio.
Amalfi vale sicuramente la pena (abbiamo scoperto un fantastico museo della carta fatta a mano, dove tramite un tour guidato spiegano come dagli stracci un tempo si otteneva un'ottima carta, molto migliore di quella odierna di cellulosa), Ravello ancor di più, non foss'altro per la salitona mozzafiato. E Sorrento, ieri, è stata un'altra ottima sorpresa, con l'inconfondibile accompagnamento delle musiche e delle voci ormai famose in tutto il mondo.
Tutto questo, senza cravatta (è richiesta solo per l'aeroporto, per fortuna); il pinguino è quindi rimasto dentro l'armadio, in attesa della partenza il giorno 19... speriamo non si lamenti, al buio!
Il sito internet dell'ottimo hotel Villa Romana a Minori è http://www.hotelvillaromana.it.
Per i tutorial su come annodare una cravatta, questo è un buon esempio: https://www.youtube.com/watch?v=bVn5pUxqgRQ.
Racconti che potrebbero interessarti
Commenti
Lascia un tuo commento
Informazioni
inserito il 16/09/2013
visualizzato: 1485 volte
commentato: 4 volte
totale racconti: 562
totale visualizzazioni: 1442998
Cerca nel diario
Cerca tra i racconti di viaggio pubblicati nel diario di bordo:
Ultime destinazioni
Racconti più recenti
- Sequoie secolari e vite corte come fiammiferi accesi
- Ponti e isole che compaiono dalla nebbia
- Chi l'ha (il) visto?
- Incontri d'anime grandi e piccole in India
- Hampi, imprevisto del percorso
Racconti più letti
- Storie di corna
- La mafia del fiore rosso
- Pulau Penang, ultima tappa
- I 5 sensi
- In missione per conto di Io
Racconti più commentati
- E dagli col tecnico berico dal cuore spezzato... (15)
- In missione per conto di Io (14)
- Sono zia!!! (12)
- 4 righe da Tumbes (10)
- Aspettando il puma (ed il condor, e il guanaco) (10)
Ultimi commenti
- massielena su Sequoie secolari e vite corte come fiammiferi accesi
- Mariagrazia su Fare le cose in grande
- Mariagrazia su Grandi masse rosse
- Massielena su Fare le cose in grande
- Daniele su Fare le cose in grande