Avevo proprio bisogno di dormire: mi sono destato all'alba delle 11, questa mattina. Colazione tranquilla, fino a quando ho realizzato che era estremamente tardi (capirete: non ho più neppure l'orologio) e mi sono affrettato a raggiungere il dipartimento immigrazione per il secondo round della mia battaglia per avere un visto.
Vorrei chiedere loro con che coraggio, andando a casa anticipatamente alle 16 per il Ramadhan, fanno pure la pausa pranzo (e il digiuno, dove va a finire?), ma tant'è: mi fanno aspettare un'ora e mezza per fare un timbro e una firma, mentre l'addetto è impegnato a terminare la sua partita a Tetris al computer (giocano più qui che in Abaco! ops...).

Cerco poi di chiamare l'AmEx per i traveller's cheque, ma pare che nessun telefono indonesiano sia abilitato a chiamare i numeri verdi. Alla fine, un impiegato della Indosat mosso a compassione mi fa usare il telefono del suo ufficio, e riesco a sapere che, mentre stanno facendo gli accertamenti per verificare se solitamente do al primo che passa i miei assegni, avrebbero estreme difficoltà a farmi avere denaro contante entro domattina. Quindi, la mia speranza di riuscire ad acquistare una macchina fotografica in sostituzione di quella andata persa va a farsi benedire, e continuerò ad usare i soldi inviatimi da Chiara tramite EuropAssistance.

Acquisto un biglietto aereo che più economico non si può, 455 euri con QuwaitAir su Roma scalo a Q8 City (speriamo che Saddam non combini qualcosa!), e dovrei arrivare a Vicenza tra una paio di sere. Nel frattempo, domattina proverò a fare un giretto per vedere di sperperare gli ultimi centesimi in souvenir ;-)

Sono depresso: mi scoccia andarmene, in questo modo, e credo che la cosa che più mi hanno rubato è la serenità che questo viaggio mi stava dando. Non trovo niente di interessante guardandomi intorno (bhe, Giacarta non è proprio così interessante già di suo...), e anzi vedo solo miseria e niente nobiltà. Sono ingiusto, forse: se faccio il conto di quanti mesi e quanti paesi all'estero sono stato nella mia vita, e considero che questo è l'unico evento delittuoso capitatomi, non va così male... still, can't smile thinking about it.

Spero che in Italia non faccia troppo freddo (ma stavolta, memore dell'esperienza dominicana, metto i pantaloni lunghi e la felpa nello zainetto a mano).

Selamat jalan (a me)!