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Dalla parte giusta (?) della pistola
Non credo negli oroscopi. Se l'avessi mai fatto, non penso sarebbe stato molto coerente lanciarmi in studi di Astronomia all'università (per i profani: l'Astronomia è una scienza, mentre l'Astrologia è qualcosa di altamente indimostrato).
Non credo neppure nelle coincidenze, anche se a volte coincidono così bene che ti vien da chiederti perché una cosa sia andata così piuttosto che in un altro modo...
Alcuni giorni fa, incuriosito da una frase scherzosa lanciatami dalla mia a-mat(t)a sorellina in chat, ho proposto il sondaggio sulla questione "Pensate anche voi che tornerò al prossimo furto?"... alcuni, reduci dalle ferie, hanno fatto giusto a tempo a rispondere prima che, giovedì mattina, mentre me ne camminavo bel bello lungo un tratto di spiaggia che le guide turistiche consigliano come uno dei più belli ed i nativi locali certificano come tranquillissimo, due individui col volto coperto da passamontagna sbucassero improvvisamente da dietro delle dune di sabbia e mi chiedessero di consegnargli lo zainetto.
Richiesta difficilmente accoglibile, direte voi, se non fosse che uno dei due individui teneva una pistola in mano. Io, che ho fatto il servizio civile nel WWF e quindi una pistola l'ho vista solo di sfuggita quando quelli della Polizia in Tribunale la appoggiavano sulla scrivania (con la sicura inserita, ho sempre voluto sperare), mi sono ritrovato a pensare "Sarà carica oppure no?". Indeciso, ho in un microsecondo valutato le mie possibilità di allontanarmi a nuoto schivando i proiettili, ed ho optato per la consegna dello zainetto.
Mi è andata abbastanza bene, nel senso che portavo addosso pochissimo contante, e si sono portati via un altro paio di cose (quelle che mi fan più rabbia, perché irrecuperabili, sono le due banconote delle Isole Cook, valore 3 euri, che loro non potranno cambiare - a meno che non vadano in tali isole - ed erano così carine...).
Scartata come inutile l'offerta fattami di recuperare le cose portando altro denaro il giorno dopo (dai, per chi mi avete preso?), ho fatto denuncia alla polizia locale, ed ora aspetto di vedere come l'assicurazione - che annualmente non si dimentica di prelevarsi il premio - gestirà la cosa.
Nel frattempo, ho pensato a quella pistola. La violenza, in questo Paese, causata dall'enorme divario tra ricchezza e povertà, e dalla presenza massiccia di armi, si annuncia ogni giorno sui giornali (giusto ieri, una signora a Quito è stata uccisa per rubarle 2000 dollari, ed i presunti rapinatori sono stati poi ammazzati dalla polizia durante un'altra rapina). Quella gente, a sentire la polizia di San Vicente, erano drogati, alla ricerca di qualche soldo per comprarsi nuovo fumo (vien da chiedersi, se sanno tutte queste cose, compresa la località dove si riuniscono, perché non fanno niente di preventivo... mah, misteri ecuadoriani!). Ed io mi son trovato a passare nel posto giusto al momento giusto (le ragazze dell'ufficio turistico, che il giorno prima mi avevano aiutato ad organizzare la visita all'isola Corazon con le sue migliaia di Fregate e la navigazione in canoa all'interno di tunnel di mangrovie, mi han detto che nessun mai prima aveva denunciato un furto su quella spiaggia), semplicemente.
E se avessi portato anch'io un'arma? L'avrei saputa usare? E, soprattutto, l'avrei usata? O avrei solo innescato qualcosa difficile da fermare? Meglio perdere un lettore cd, per quanto questo ti lasci in balia delle assordanti musiche presenti sui bus, che perdere qualcosa di più prezioso, no? Io la penso così, e son contento di essermi trovato dalla parte opposta del manico di quella pistola; e per motivazioni simili, come annunciato non visiterò la Colombia, luogo dove se non ti rapinano ti rapiscono, e poi allora tutto non si riduce più al tuo solo spavento ma a quello che devono passare la tua famiglia ed i tuoi amici... non ne vale la pena, a volte, di correre certi rischi. Ripasserò quindi per il Perù, puntando al Brasile. Senza lettore cd.
Non credo neppure nelle coincidenze, anche se a volte coincidono così bene che ti vien da chiederti perché una cosa sia andata così piuttosto che in un altro modo...
Alcuni giorni fa, incuriosito da una frase scherzosa lanciatami dalla mia a-mat(t)a sorellina in chat, ho proposto il sondaggio sulla questione "Pensate anche voi che tornerò al prossimo furto?"... alcuni, reduci dalle ferie, hanno fatto giusto a tempo a rispondere prima che, giovedì mattina, mentre me ne camminavo bel bello lungo un tratto di spiaggia che le guide turistiche consigliano come uno dei più belli ed i nativi locali certificano come tranquillissimo, due individui col volto coperto da passamontagna sbucassero improvvisamente da dietro delle dune di sabbia e mi chiedessero di consegnargli lo zainetto.
Richiesta difficilmente accoglibile, direte voi, se non fosse che uno dei due individui teneva una pistola in mano. Io, che ho fatto il servizio civile nel WWF e quindi una pistola l'ho vista solo di sfuggita quando quelli della Polizia in Tribunale la appoggiavano sulla scrivania (con la sicura inserita, ho sempre voluto sperare), mi sono ritrovato a pensare "Sarà carica oppure no?". Indeciso, ho in un microsecondo valutato le mie possibilità di allontanarmi a nuoto schivando i proiettili, ed ho optato per la consegna dello zainetto.
Mi è andata abbastanza bene, nel senso che portavo addosso pochissimo contante, e si sono portati via un altro paio di cose (quelle che mi fan più rabbia, perché irrecuperabili, sono le due banconote delle Isole Cook, valore 3 euri, che loro non potranno cambiare - a meno che non vadano in tali isole - ed erano così carine...).
Scartata come inutile l'offerta fattami di recuperare le cose portando altro denaro il giorno dopo (dai, per chi mi avete preso?), ho fatto denuncia alla polizia locale, ed ora aspetto di vedere come l'assicurazione - che annualmente non si dimentica di prelevarsi il premio - gestirà la cosa.
Nel frattempo, ho pensato a quella pistola. La violenza, in questo Paese, causata dall'enorme divario tra ricchezza e povertà, e dalla presenza massiccia di armi, si annuncia ogni giorno sui giornali (giusto ieri, una signora a Quito è stata uccisa per rubarle 2000 dollari, ed i presunti rapinatori sono stati poi ammazzati dalla polizia durante un'altra rapina). Quella gente, a sentire la polizia di San Vicente, erano drogati, alla ricerca di qualche soldo per comprarsi nuovo fumo (vien da chiedersi, se sanno tutte queste cose, compresa la località dove si riuniscono, perché non fanno niente di preventivo... mah, misteri ecuadoriani!). Ed io mi son trovato a passare nel posto giusto al momento giusto (le ragazze dell'ufficio turistico, che il giorno prima mi avevano aiutato ad organizzare la visita all'isola Corazon con le sue migliaia di Fregate e la navigazione in canoa all'interno di tunnel di mangrovie, mi han detto che nessun mai prima aveva denunciato un furto su quella spiaggia), semplicemente.
E se avessi portato anch'io un'arma? L'avrei saputa usare? E, soprattutto, l'avrei usata? O avrei solo innescato qualcosa difficile da fermare? Meglio perdere un lettore cd, per quanto questo ti lasci in balia delle assordanti musiche presenti sui bus, che perdere qualcosa di più prezioso, no? Io la penso così, e son contento di essermi trovato dalla parte opposta del manico di quella pistola; e per motivazioni simili, come annunciato non visiterò la Colombia, luogo dove se non ti rapinano ti rapiscono, e poi allora tutto non si riduce più al tuo solo spavento ma a quello che devono passare la tua famiglia ed i tuoi amici... non ne vale la pena, a volte, di correre certi rischi. Ripasserò quindi per il Perù, puntando al Brasile. Senza lettore cd.
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Commenti
Il giorno 22/08/2005, Chiara ha scritto...
Il giorno 22/08/2005, Anna ha scritto...
Non so se ho capito bene: non credi all'astrologia perche' non e' dimostrabile? E l'amore, e' dimostrabile? La fede? Il dolore non fisico? Come la metti con tutto quello che non si puo' dimostrare ma di cui e' innegabile l'esistenza? Neanch'io credo nell'astrologia, se con cio' intendi il trafiletto sui quotidiani. L'astrologia era una scienza, gli egiziani lo sapevano bene, cosi' come civilta' piu' antiche e piu' evolute...il fatto che oggi siamo troppo ignoranti, non significa che non abbia piu' il suo valore...ma questo e' un discorso troppo lungo. Vedi di non farti rapire, che mi sa che nessuno dei tuoi parenti (me compresa) potrebbe permettersi un riscatto! ;-)
Il giorno 23/08/2005, Daniele ha scritto...
"non si puo' dimostrare ma di cui e' innegabile l'esistenza"...
Ok, siamo più specifici: che significa "esistenza innegabile"? Per me, l'astrologia come "scienza" (e qui mi rifaccio alla definizione di scienza) non esiste: l'astrologia è una credenza, fino ad ora non dimostrata scientificamente da alcuno. Per quanto iguarda i popoli antichi, loro mischiavano l'astronomia e lo studio della Natura con le loro credenze religiose...
Ok, siamo più specifici: che significa "esistenza innegabile"? Per me, l'astrologia come "scienza" (e qui mi rifaccio alla definizione di scienza) non esiste: l'astrologia è una credenza, fino ad ora non dimostrata scientificamente da alcuno. Per quanto iguarda i popoli antichi, loro mischiavano l'astronomia e lo studio della Natura con le loro credenze religiose...
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inserito il 20/08/2005
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